Oibò, i lavori per la Curva di Pedegoli volgono al termine e si rende visibile il disegno, oggettivamente bislacco, che avevano in mente gli ingegneri applicati all'impresa.
La curva è stretta ora nella parte a nord anzichè nella parte sud, nonostante la "giunta" di uno sbalzo che ha consentito di ripristinare il marciapiede presistente, vero è che ne guadana la visibilità sulla strada, ma a che prezzo!
Un prezzo che però non ha previsto la pavimentazione del marciapiede ricavato a monte della curva stessa, magari con estetici sanpietrini come del resto è stato fatto a Largo Merlo, così ci ritroviamo una piattaforma d'asfalto che verrà presto occupata da moto e scooter parcheggiati ... giacchè metter due paletti con una catenella come richiesto dagli abitanti magari costava troppo, anche l' unico albero che avrebbe dovuto esserci è stato eliminato per volere del "potente" proprietario del magazinetto limitrofo (probabile remoto abuso edilizio).
Evidentemente a L. Merlo le componenti civili contano magari qualcosa; i commercianti ad esempio avranno preteso un rispettoso ritorno per la loro disponibilità, ed i cittadini si saranno attivati per ottenere un minimo di decenza estetica insieme alla presunta funzionalità degli interventi...
A Pedegoli invece le persone se ne stanno beote e serene ad aspettare quel che casomai viene concesso, ringraziando sempre, per l'intercessione presso i Potenti, i soliti due personaggi che arroganti replicano ad ogni critica, anzi ad ogni sommesso mugugno, con il famoso "meglio così che niente", oppure "ancora grazie che fanno delle cose per noi, non siete mai contenti"...
Il più vecchio dei due "pasdaran" ora dovrà organizzare e gestire il ritrovo per anxiani, essendosi messo in mostra infilando naso e lingua in ogni questione, abilmente manipolando gli umori tramite conoscenze e amicosi, maldicenze e sussurri all'orecchio, si ritira finalmente il compenso, l'onore al merito, certamente fiancheggiato dal più giovane soggetto dall'aria psicolabile che persegue la politica della concussione amicale a far consenso.
Situazione emblematica di ciò che si propone all'ingrosso in città.
Tanto per sottolineare l'assenza di un'approccio sensato alla dimensione sociale e della conseguente mancanza di qualsivoglia progettualità civica, pare che insieme al ritrovo anxiani a conduzione personale si voglia collocare all'interno del Locale Pubblico un... Club del genoa!!
Senza nulla togliere ai militi rossoblù non mi pare che questa sia una prerogativa per ottenere Spazi Pubblici allo scopo di destinarli ad un uso esclusivo e privato di una parte dei Cittadini, privando le altre di questa opportunità.
Avrebbe magari senso invece destinare uno Spazio alla Sportività, all'incontro di chi pratica e segue lo Sport ; così permettere anche il 'ritrovo' dei Tifosi delle due squadre cittadine, che potrebbero così organizzare e promuovere le proprie partigiane iniziative, senza per questo prevaricare o precludere spazi e opportunità ad altri.
Ma il rischio è che allora si prospetti un destino diverso per quei locali, un destino d'uso collettivo, una proposta più ampia che coinvolga più componenti della vita di quartiere, e che alla fine assomigli a quel luogo intuito dalla proposta di un gruppo di abitanti presentata qualche tempo fa... che vedeva un utilizzo diffuso e autogestito delle risorse ottenute; proposta affossata, ignorata, comunque maldigerita da chi invece dovrebbe sostenere le iniziative popolari, se solo avesse a cuore il benessere della città e dei cittadini.
ps - E comunque i pochi posti auto ricavati sono proprio sulla curva! in barba alle elementari regole di buon senso, qui si dovrà entrare e uscire da una piazzuola park nel gomito interno di una curva in una strada a due sensi .... mhà!
1 commento:
oltre il danno la beffa . Siamo solo dei sudditi, non dei cittadini.
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