giovedì 26 aprile 2012

diecimila "click" ...


un "nuovo" laghetto


Ho pensato di pubblicare una bella foto o di fare un buon testo, quando ho visto che il blog superava le diecimila visite. Dopo quasi 3 anni e centosessanta post. Ma è quello che provo a fare ogni volta che ne pubblico uno. Alcuni postati "di getto" mentre altri rimangon lì un pò. Comunque pur con scarsi risultati, io m'impegno...


Questo è un blog dove si raccontano alcuni micro eventi che riguardano davvero pochi chilometri quadrati di territorio tra l'altro marginale e anonimo ai più, e ciononostante ha raccolto interesse e curiosità oltre il suo naturale limite, almeno geografico.
Approfondendo e evidenziando le dinamiche e i meccanismi che reggono le realtà locali, le più vicine, e analizzandone causa e effetto è più prossima la possibilità di individuarne le contraddizioni e trovare la tattica per agire in esse. E proporla.


Tutto il mondo è paese. Non è diverso in altre metropoli più o meno vicine. Magari anche per questo puoi riconoscer le tue storie vissute nei tuoi pressi, in testi, in luoghi, così "lontani", ma non stranieri.
Penso che, al di là della forma, questo possa esser possibile grazie alla capacità che ha l'immaginario di riconoscere nelle ombre, nelle figure velate, gli elementi culturalmente atavici tanto da potersi  identificare nell'evocazione e godere della suggestione che solo intravederli dà. 
La Pietra. Lavorata e squadrata o invece lo scoglio, la roccia dove poggia la casa. Pietre da raccogliere a valle e riportar sul versante, da divider a misura per farne muretti.
E l'Acqua, con le sue magiche presenze. Divinità pagane che incrociano simili tutte le fonti, le fate dell'acqua e il loro incanto. Con il suo contraltare con cui fare i conti, rabbioso e fangoso, che trascina con la corrente la vita e i ricordi. 


Riconoscersi in questo sentire credo sia universale. Credo si ci possa arrivare anche da qualcosa di invece molto particolare, come se all'interno del dettaglio si potesse intravedere un embrione del disegno complessivo tale da riconoscerlo... 
E questo mi fa pensare che probabilmente questo blog continuerà a cercare nel dettagli, tra le pieghe e tra le pietre, i motivi del suo esistere.
Grazie ad ogni persona che ha clickato qui, anche se per sbaglio 


ò___O


martedì 17 aprile 2012

dedicato alle persone che seguono questo blog iper-locale




Le iniziative, le battaglie (di cui questo blog è parte organica) da una decina d'anni sono sostenute da un collettivo di persone, coerente nel perseguire gli obbiettivi quanto variante nelle individualità che lo compongono, e dai molti che da altrove ci appoggiano.
Questo "gruppo" di Cittadin* portando avanti nei margini del quartiere, nell'invisibilità o quasi dei media, osteggiati dai conservatori più retrivi, queste istanze, dicevo, ha ottenuto dei buoni risultati nonostante l'egemonia assoluta dello "status quo" e la disparità di mezzi e forze in campo.
Questo lavoro politico, riferendosi esclusivamente alle dinamiche locali (iper-locali), ha individuato volta per volta i meccanismi di collusione tra interessi "egoistici" e le pratiche adeguate per metterli in discussione, e a volte a scardinarli.

Crediamo che il metodo elaborato spontaneamente nel divenire dell'esperienza, sia riproducibile adeguandone le proporzioni alle contraddizioni che si che si incontrano (metodo le cui peculiarità sono, ad esempio, il distacco assoluto da logiche di potere e l'auto-organizzazione, la solidarietà e l'incontro su un terreno comune su cui sviluppare le iniziative, il fare leve su questo sentimento che accomuna per coinvolgere altri ancora... direi la partecipazione)
Da qui l'opportunità di incidere sulla disponibilità e sull'aderenza delle Istituzioni verso questa idea di aggregazione civile e popolare, diffusa e partecipata, del Quartiere, dataci dalle Elezioni Amministrative di Municipi, ci è sembrata una delle strade praticabili.
Attraverso il famoso, e poco applicato, Decentramento

Per riuscire, o almeno tentare, abbiamo bisogno della forza necessaria.
In questo caso viene capitalizzata dai "voti" a nostro favore
nelle Elezioni Municipali del MunipioIII della bassa Val Bisagno
Per dare forza alle Istanze rappresentate dalle nostre Proposte per la nostra Valle,
con i suoi Rii e i suoi Abitanti.

Giuseppe Pittaluga
Federazione Della Sinistra
Per il MunicipioIII (Marassi.Quezzi.Sanfruttuoso)

ps-nella foto il "Vecchio Glicine", destinato ad esser un embleme del recupero e della valorizzazione civile e sociale.....

giovedì 12 aprile 2012

Dissenso, Critica, Partecipazione, Autodeterminazione.


Il sensato dissenso su molti dei temi più attuali potrebbe essere ben rappresentato, a 'sto giro, e di conseguenza portare ad un'elaborazione maggiormente condivisa di soluzioni adatte e sostenibili....

La mia candidatura ha questo come presupposto,
nel "piccolo" della Val Bisagno le grandiOpere in cantiere non son poche, dallo Scolmatore alla Metro, passando x la viabilità lungo il fiume...
su tutte vogliamo porre la discriminante dell'elaborazione partecipata e condivisa della progettazione inserita in una pianificazione che abbia il bene comune come obbiettivo....
poi, tra il dire e il fare, proveremo a navigare...
giuseppe

martedì 10 aprile 2012

Un'opportunità per iniziare a difenderci, e magari passar al contrattacco... ...


...Costruiamo una nuova stagione per la Bassa Valbisagno

Il Parco Urbano dei Forti

La complessità del Territorio ai "margini" della Circoscrizione e le criticità che toccano tutti gli aspetti della vita quotidiana di chi ci abita sono tali che per affrontarla positivamente è necessaria una visione d'insieme e una pianificazione degli interventi organica a questa.
Ciò permetterebbe di trovare soluzioni sostenibili ai molteplici problemi, non solo al dissesto idrogeologico.
Il progetto dell'Area dei Forti consente l'elaborazione e la realizzazione di soluzioni in un ottica di salvaguardia e valorizzazione del Territorio.
Uno degli obiettivi del progetto di Parco Urbano è anche quello di considerare la scelta di abitare i margini cittadini come un'opportunità per una migliore qualità di vita. La realizzazione di un'area urbana/verde presuppone l'incontro e la conpatibilità tra l'esterno e l'interno di quello che viene definita la linea verde di confine urbano.

Nel nostro Municipio l'Area si vedrebbe delineata, a monte, a partire dal Forte di S.ta Tecla, proseguendo a Pianderlino e al Monastero del Monte, risalendo ai Camandoli sino al Forte Riscelieu, proseguendo verso i bunker e alla Cava cementifera, arrivando alla vetta del Forte Ratti e tramite la Strada napoleonica scende alla Torretta di Quezzi ed infine al Forte Quezzi. Questo è già di fatto un percorso naturistico ricco di biodiversità e vario nei sentieri, nonchè conosciuto e apprezzato. Da questo "confine" si scende a valle, includendo nell'Area la parte urbana e conurbana che convive di fatto con gli elementi storici, tradizionali, paesistici, culturali, rurali, tipici dei luoghi. Ciò comprenderebbe la capillare rete di antiche creuze che incrociano il territorio, così come i Mulini e i Ponti in pietra, i terrazzamenti e gli oliveti, alcuni storici edifici e piccoli borghi, la pineta del Biscione così come il Bosco dei Frati.

In un contesto così evidenziato si vedrebbe realizzato un "polmone verde" accogliente e accessibile ai cittadini, dove proprio nella dimensione locale aquisterebbero valore e verrebbero incrementate diverse attività di piccola produzione e di Servizi. Dovrà essere inoltre garantita l`agibilità di percorsi pedonali (quelli storici ma non solo) ad uso pubblico e il loro recupero con lavori di manutenzione ordinaria.
La necessità di mantenere il Territorio offrirebbe occasioni alla coesione sociale di rafforzarsi (volontariato, attività ricreative e sportive) così come si creerebbero opportunità di sviluppare il "lavoro locale".

L’elaborazione del progetto dovrà essere condivisa e partecipata, così come la gestione dell'area stessa, per riuscire ad individuare le pratiche corrette e le soluzioni adeguate per le singole questioni come ad esempio sulla Cava del Ratti e la sua trasformazione o sul destino dell'ex-asilo "Glicine" (che potrebbe diventar la Sede, polivalente, del Parco).
San Fruttuoso, Quezzi e Marassi potrebbero riunire le volontà e le competenze diffuse nella cittadinanza in tre luoghi fisici dedicati dove in un primo momento analizzare, elaborare e proporre i parametri, le condizioni, le prospettive sulle quali progettare il Parco.
Già questa sarebbe un'iniziativa inedita di partecipazione, in controtendenza alla disgregazione e alla solitudine che purtroppo spesso registriamo.


Per il municipio III (Bassa Valbisagno)
VOTA
Federazione della Sinistra
Scrivi PITTALUGA GIUSEPPE

le varie e le questioni della Proposta per la bassa Valbisagno della FdS
rappresentate nella mia candidatura le trovi sul blog:
dedicato a questa esperienza.
Benvenuti sono i comm di chiunque volesse contribuire e criticare.
Grazie
g,