martedì 31 maggio 2011

deratizzazione. Contro cani e gatti?




La scorsa estate è stata contrassegnata dall'esodo delle Grandi Pantegane dal loro sito storico ed infrattato. Disturbate dalla mole di Lavori concentrata a Pedegoli iniziarono una diaspora che le avrebbe portate ad occupare le nicchie ecologiche più adatte alla loro riproduzione: tutto il Rio, abbandonato all'incuria e al deposito di rifiuti, e le case più vicine.

La presenza, giustificata ma non gradevole, di queste bestiole senza nemici naturali ha convinto l'Amministrazione ad una decisa opera di contrasto... così dopo un anno son stati piazzati dei dispenser di veleno atti a facilitare il suicidio dei grandi topi, qual'ora lo desiderassero.

Capita però che alcuni animali più "vicini" all'uomo, quali cani e gatti, vengano attratti dal profumo invitante delle pasticche assassine custodite nelle plastiche disseminate lungo le creuse nei pressi del Torrente, e che ne lecchino il contenitore dal quale un minimo di sostanze tossiche fuoriesce.
Il risultato è che diversi gatti sono stati avvelenati (con ovvia soddisfazione dei ratti locali) e ultimamente anche alcuni cani son stati intossicati, un paio di animali sino alla morte.

Pulire il Rio e i suoi argini sarebbe anche un dovere dell'Amministrazione oltre che l'unico reale deterrente all'insediarsi di ratti, zecche, zanzare e quant'altro, ma si sa che le priorità del nostro Municipcip sono ben altre... tipo le "strade di penetrazione" di cui il piccolo presidente s'è fatto paladino (....) o lo sbancamento di tonnellate di terra per far posto a costosi park privati, spesso poi invenduti.
Ma queste son altre storie, di cui parleremo, stiano sereni, presto.



martedì 24 maggio 2011

fogne



i capaci operai all'opera per ripristinare le fognature presso il Cantiere della Curva di Pedegoli hanno capito ciò che ai tecnici e geometri vari, intervenuti dopo denunce e lamentele del vicinato, non erano riuscito di realizzare.
Così finalmente, come cascame della Opera Principale, hanno messo mano per rimediare all'infame scolo che da anni tracima nella rete delle acque bianche finendo a cascatella dritto nel Rio.
Bene. Pare che il Pubblico il suo lo stia iniziando a fare.

A quando i signori che non collegandosi alla fogna principale smaltiscono i loro liquami personali nel pubblico fossato?
Forse che per rimediare debbano esser incentivati?

Il Rio Molinetto ha già nel suo tratto finale, che scorre tra le vecchie case, notevoli qualità; grazie alla fognatura il torrente ospita nuovamente diverse specie di pesci e la locale fauna acquatica, anatre e aironi pasteggiano sereni tra le piante e i cannicci e persino una gazzetta albina l'altra sera s'appostava a pescare tra le grosse pietre del fossato.

E' piacevole la sera in questa stagione percorrere la Creusa a passeggio tra l'assordante gracidio delle rane e il fresco dell'acqua che scorre,... è triste constatare però quanti siano ancora gli incivili che sversano, indifferenti e menefreghisti, schifezze varie: vernici, zetto, saponi, rifiuti, compresa la propria merda.

Così come gli abusi e le privatizzazioni o l'abbandono degli argini all'incuria, sembra far parte di una logica suicida verso se stessi e omicida del Territorio, logica che pervade le iniziative di una parte degli abitanti, una logica aggressiva e presupponente destinata a estinguersi insieme ai suoi fautori.



nel clip una gazzetta albina vola sul Rino nei pressi di un vecchio edificio da cui spurga uno scolo di fogna...


giovedì 19 maggio 2011

dal blog di Azadiya: Ai partigiani kurdi



Azadiya: Ai partigiani kurdi
cliccaci sopra per vedere il video

questo forse non c'entra con pedegoli ma rendere pubbliche, diffondere, sostenere le ragioni del Popolo Kurdo è un dovere morale da cui nessun democratico dovrebbe sentirsi esente.


sabato 7 maggio 2011

tecnicamente...

proposta di un 'logo' per il MunicipioIII



"...grazie ai lavori eseguiti e ormai portati a termine le due criticità forti rispetto alla viabilità nella Valle sono state risolte ed eliminate, ma tra i due Lotti, tra i due cantieri, la situazione è critica "
Tecnicamente. Così si è espresso il Tecnico della Regione, affermazione nella quale io ho trovato un pò di contrddizione, ma magari è una mia impressione...
Mi sembra di intravedere nel futuro prossimo una strada schizzofrenica, che alterna spazi degni di Versails a strettoie assassine per stress da ingorgo continuo.
Pareva consapevole di ciò quando proponeva una soluzione d'abbattimento almeno sino alla "casa del Popolo" di Via Pinetti (esclusa) e di ulteriore allargamento.

Tutto si collega. Le persone sfrattate da queste ipotetiche demolizioni verrebbero rimborsate con l'alloggio in una parte dell'ex-ONPI una volta che sarà ristrutturato ad uso residenziale dopo esser stato acquisito interamente (ad oggi il comune ne possiede gran parte ma non tutto, ma si sta provvedendo)
L'enorme edificio diventerebbe così residenziale e permetterebbe di recuperare fondi ed energie per affrontare questa seconda trance di interventi.
E anche qui non si scherza: 10 milioni di euro almeno ed un anno dedicato alla progettazione dell'Impresa.

Infine, a dire del Tecnico, le piogge e vari Rii che arricchiscono d'acqua il nostro Territorio non creano problemi a monte (!), bensì a valle dove dopo L.Merlo il rischio è che non regga più la vecchia copertura per via dell'aumentato volume d'acqua trasportato a valle, appunto.
Anche qui mi pare contrdittorio, il volume così come la forza d'urto e la velocità di discesa delle acque è esagerato ed in continuo aumento grazie alla scellerata politica di cementificazione e asfaltamento di ampie zone prima permeabili, grazie ai permessi dati a chiunque e senza alcuna garanzia di sicurezza, rilasciati negli ultimi anni dall'Autorità: caso eclatante il cantiere x i box di Pedegoli, ormai abbandonato... un danno ambientale annunciato e prevedibile, difficilmente sanabile.

Le stesse strade cosiddette 'di penetrazione' (che si propongono di moltiplicare in futuro) sono causa principe del crollo di fasce, dei muri di contenimento e di cedimenti anche più profondi, insieme al carico e alla pressione, maggiormente esercitata dopo gli interventi scriteriati eseguiti da Pubblico e Privato; sbancamenti, box, muraglie di cemento che sbarrano e deviano i mille rivoli quasi costanti in ogni stagione...
Giacchè poi rimedieremo a valle (forse), si può tranquillamente continuare a cementare la collina, e questo bene o male, si prospetta.

Con un certo cipiglio il buon Tecnico afferma che "loro" rispettano gli impegni a proposito dell'assicurazione dataci dal Pres. Regionale che un luogo adatto e dedicato alla "socializzazione" si sarebbe trovato, come segno di un minimo ritorno sul territorio della ricchezza da questo, volente o nolente, prodotta.
Infatti ribadisce che un appartamento limitrofo a Piazza Pedegoli verrà aquistato dalla Regione e che il Municip.3 lo metterà a disposizione di...... Nanìn! un anziano che ha un certo ascendente tra "gli amici degli amici" e che si da un gran daffare a convincere i suoi coetanei della bontà insita nelle iniziative del pd e degl amministratori in carica.
Chissà xchè
a lui, qualcuno ( ma chi e con che diritto?) ha chiesto di costituire un "centro per Anziani" e di scriverne lo statuto !

Bene, l'Ente compra con soldi pubblici un luogo che però dedica all'uso esclusivo di un piccolo gruppetto di anziani concussi e fidati, ed a un "club del genoa" formato poi dalle stesse persone di cui prima...
Che tristi che siete!

130 firme e l'impegno di qualche anno su queste tematiche da parte di un gruppo eterogeneo e variegato di Cittadini, avevano ben altri obbiettivi. Tutti descritti nella copia data in mano al Sig Poggi, in qualità di tecnico e di persona vicina a Burlando.

Ricordo bene, personalmente, due passaggi direi fondamentali di questa vicenda: il primo quando il pres. Burlando ci garantiva questo tipo di ritorno considerandone i molteplici aspetti a cui facevame riferimento come essenziali.

Il secondo quando il Tecnico in persona ha scartato l'ipotesi conservativa rispetto all'osteria abbattuta e ci ha proposto un chiosco. Proposta rifiutata su due piedi e controbattuta con l'idea di comprare l'appartamento che dà sulla Piazza e farne la Casa del Cittadino e delle Associazioni prospettandone un utilizzo diffuso, condiviso, pluralista e partecipativo, sottolineando che il proprietario si era già dimostrato interessato.
Il Poggi si impegnò, con Gianni, Debora ed io presenti, a indagare ed informare il prima possibile.

Ora ci manca un passaggio... alla faccia della trasparenza e delle buone prassi democratiche pare che la trattativa per il luogo sia stata portata a termine, ma che tutto si stia svolgendo all'insaputa delle componenti sociali, associative e politiche del quartiere, anzi che si siano presi accordi a livello personale con soggetti privati e fidati, in grado di garantire al pd l'egemonia ed il controllo sull'eventiuale nuovo Circolo...
In modo da determinarne un triste futuro, come del resto è accaduto alla casa del popolo, esclusivo club di 'biscazzieri', o all'arci dalla chiesa, 'blindata' e commissariata: 2 luoghi resi inutili ed ingombranti.

(Cliccando sul titolo del post si linka al post in cui è riportata la nostra proposta iniziale)


il pd presenta il Risanamento del quartiere, sigh!



...giovedì sera, con un pò di ritardo, il Municipio3 nelle persone di Massardo e di un suo Consigliere, con l'ausilio del Tecnico della Regione Poggi e del Consigliere Comunale PD Grillo, hanno "presentato" al quartiere i progressi del Piano di Risanamento in atto e le prospettive per ulteriori iniziative pubbliche che questo offre, non parlando solo dell'immediato.
La carne al fuoco è parecchia, e ogni punto è degno di riflessione, analisi e critica, giacchè anche i soldini impiegati e previsti sono parecchi.E sono, come sempre, i nostri.

In linea di massima la dimensione sociale della governabilità del territorio e la necessità urgente di programmare interventi organici e pianificati per rispondere al degrado e alla disgregazione di una popolosa valle in asfissia, è stata completamente, o quasi, marginalizzata, ridotta, stigmatizzata a un paio di iniziative con obbiettivi minimi e poco incisivi.


Per il resto sono state trattate alcune questioni e sono state date un pò di spiegazioni. Il pubblico interessato alla serata era diciamo "il solito", cioè un gruppo di conoscenti coinvolti da rapporti di amicizia e generazionali (l'età media era di 65 anni), neanche troppo numerosi. Assolutamente NON rappresentativi delle diversità tra le persone, tra i generi, di cui è ricco quartiere.

Il presidente municipale asserisce che stanno facendo il massimo per strade e parcheggi (e lo sappiamo bene!), e che, se ho capito bene, conseguirne l'ottimizzazione sarà una priorità della Programmazione Municipale del suo ultimo (speriamo) anno... cioè in base alla priorità si decide come e dove utilizzare i fondi (e mi sovvien Mottachiusura).
Poi afferma che l'Ascensore ci sarà e i lavori partiranno a giugno in concomitanza con la fine del cantiere di L.Merlo (come già intuito: i due cantieri hanno stretti rapporti)e che questo modificherà l'assetto delle linee amt che servono la valle (qualche post fa spiego anche come verranno modificate... ecche 'azz!)

Conclude lo scarno intervento affermando che la manutenzione (!) delle creuse è un loro impegno (!?!) vista la ricaduta della funzionalità sulla strada principale...
Forse l'idea che ha in mente è una serie di strade carrabili e asfaltate che permettano di arrivare in auto ovunque nella Valle...? ed è architetto, dicono.
(l'esempio è la folle strada che parte da via Poligono e sale con pendenze da vertigine dritta sulla costa...)

Una parentesi viene dedicata a via Ferreggiano, dove il terreno delle Brignoline sta franando sul Rio; pare se ne siano accorti e aspettino l'estate per intervenire con un contenimento ai piedi della frana, creando delle coperture provvisorie sul fiume per lavorare, coperture che verrebbero poi smantellate (con sommo dispiacere dei fautori della copertura tout court).
Ovviamente non si dice nulla sul futuro (già scritto) di quell'enorme (e appetibile) area verde, sulla quale si che un bel progetto ecologico e sociale sarebbe auspicabile.

Interessanti (!) anche gli interventi degli altri Ospiti, che meritano ogniuno un post dedicato...

venerdì 6 maggio 2011

lapidi ai partigiani, non fiori ma...neanche opere di bene

Quezzi è una valle in cui molte strade sono intitolate a Partigiani caduti combattendo, alcuni proprio di qui, è una zona popolare e intensamente abitata dove la disgregazione sociale appare evidente e dove l'abbandono di ogni politica che abbia una rilevanza sociale per la comunità lascia spazio all'ignoranza e all'egoismo e chi si trova costretto a 'far da se' rispetto alle difficoltà quotidiane ne diviene facile preda.



La scarsa sensibilità della politica e dei suoi rappresentanti vede le implicazioni sociali, collettive delle proprie iniziative economiche e finanziarie come fastidiosi lacci o nell'ipotesi migliore come cascami, eventuali ricadute positive sul miglioramento della qualità di vita delle persone e delle relazioni umane. Quando ci sono bene, se no è lo stesso.


Alla faccia della città dei diritti, della città dei bambini, della città accogliente. Ma soprattutto alla faccia della partecipazione popolare e diffusa ad un reale decentramento, anzi oltre che a subire decisioni che ci modificano le giornate in peggio veniamo sempre più obbligati a scendere in città per qualunque esigenza o servizio.


A corollario di tutto questo si pone una specie di arroganza del potere, piuttosto cieca, la quale prevede che l'assoluto assenso di una infima parte di cittadini, solo anziani e amichevolmente relazionati tra loro, acritici ed in parte 'interessati' perchè direttamente coinvolti nelle imprese attuate o da attuare, venga preso per reale . Considerando questo come consenso alla politica amministrativa perseguita il potere si maschera così di un alone democratico.


Poi ci sono dei fatti, qua e la, che potrebbero far aprire gli occhi anche a chi continua a credere alla presunta "appartenenza partigiana" di apparati partitici obsoleti e rispondenti solo a logiche di businnes e lottizzazione. Solitamente il 25Aprile si posizionano le corone di fiori alle lapidi dei Partigiani, bene. Però pare che quest'anno qualcuno non abbia voluto partecipare alla costituzione dei fondi necessari per l'iniziativa...


Indovinate chi è che non ha voluto metterci i soldi...?