sabato 7 maggio 2011

tecnicamente...

proposta di un 'logo' per il MunicipioIII



"...grazie ai lavori eseguiti e ormai portati a termine le due criticità forti rispetto alla viabilità nella Valle sono state risolte ed eliminate, ma tra i due Lotti, tra i due cantieri, la situazione è critica "
Tecnicamente. Così si è espresso il Tecnico della Regione, affermazione nella quale io ho trovato un pò di contrddizione, ma magari è una mia impressione...
Mi sembra di intravedere nel futuro prossimo una strada schizzofrenica, che alterna spazi degni di Versails a strettoie assassine per stress da ingorgo continuo.
Pareva consapevole di ciò quando proponeva una soluzione d'abbattimento almeno sino alla "casa del Popolo" di Via Pinetti (esclusa) e di ulteriore allargamento.

Tutto si collega. Le persone sfrattate da queste ipotetiche demolizioni verrebbero rimborsate con l'alloggio in una parte dell'ex-ONPI una volta che sarà ristrutturato ad uso residenziale dopo esser stato acquisito interamente (ad oggi il comune ne possiede gran parte ma non tutto, ma si sta provvedendo)
L'enorme edificio diventerebbe così residenziale e permetterebbe di recuperare fondi ed energie per affrontare questa seconda trance di interventi.
E anche qui non si scherza: 10 milioni di euro almeno ed un anno dedicato alla progettazione dell'Impresa.

Infine, a dire del Tecnico, le piogge e vari Rii che arricchiscono d'acqua il nostro Territorio non creano problemi a monte (!), bensì a valle dove dopo L.Merlo il rischio è che non regga più la vecchia copertura per via dell'aumentato volume d'acqua trasportato a valle, appunto.
Anche qui mi pare contrdittorio, il volume così come la forza d'urto e la velocità di discesa delle acque è esagerato ed in continuo aumento grazie alla scellerata politica di cementificazione e asfaltamento di ampie zone prima permeabili, grazie ai permessi dati a chiunque e senza alcuna garanzia di sicurezza, rilasciati negli ultimi anni dall'Autorità: caso eclatante il cantiere x i box di Pedegoli, ormai abbandonato... un danno ambientale annunciato e prevedibile, difficilmente sanabile.

Le stesse strade cosiddette 'di penetrazione' (che si propongono di moltiplicare in futuro) sono causa principe del crollo di fasce, dei muri di contenimento e di cedimenti anche più profondi, insieme al carico e alla pressione, maggiormente esercitata dopo gli interventi scriteriati eseguiti da Pubblico e Privato; sbancamenti, box, muraglie di cemento che sbarrano e deviano i mille rivoli quasi costanti in ogni stagione...
Giacchè poi rimedieremo a valle (forse), si può tranquillamente continuare a cementare la collina, e questo bene o male, si prospetta.

Con un certo cipiglio il buon Tecnico afferma che "loro" rispettano gli impegni a proposito dell'assicurazione dataci dal Pres. Regionale che un luogo adatto e dedicato alla "socializzazione" si sarebbe trovato, come segno di un minimo ritorno sul territorio della ricchezza da questo, volente o nolente, prodotta.
Infatti ribadisce che un appartamento limitrofo a Piazza Pedegoli verrà aquistato dalla Regione e che il Municip.3 lo metterà a disposizione di...... Nanìn! un anziano che ha un certo ascendente tra "gli amici degli amici" e che si da un gran daffare a convincere i suoi coetanei della bontà insita nelle iniziative del pd e degl amministratori in carica.
Chissà xchè
a lui, qualcuno ( ma chi e con che diritto?) ha chiesto di costituire un "centro per Anziani" e di scriverne lo statuto !

Bene, l'Ente compra con soldi pubblici un luogo che però dedica all'uso esclusivo di un piccolo gruppetto di anziani concussi e fidati, ed a un "club del genoa" formato poi dalle stesse persone di cui prima...
Che tristi che siete!

130 firme e l'impegno di qualche anno su queste tematiche da parte di un gruppo eterogeneo e variegato di Cittadini, avevano ben altri obbiettivi. Tutti descritti nella copia data in mano al Sig Poggi, in qualità di tecnico e di persona vicina a Burlando.

Ricordo bene, personalmente, due passaggi direi fondamentali di questa vicenda: il primo quando il pres. Burlando ci garantiva questo tipo di ritorno considerandone i molteplici aspetti a cui facevame riferimento come essenziali.

Il secondo quando il Tecnico in persona ha scartato l'ipotesi conservativa rispetto all'osteria abbattuta e ci ha proposto un chiosco. Proposta rifiutata su due piedi e controbattuta con l'idea di comprare l'appartamento che dà sulla Piazza e farne la Casa del Cittadino e delle Associazioni prospettandone un utilizzo diffuso, condiviso, pluralista e partecipativo, sottolineando che il proprietario si era già dimostrato interessato.
Il Poggi si impegnò, con Gianni, Debora ed io presenti, a indagare ed informare il prima possibile.

Ora ci manca un passaggio... alla faccia della trasparenza e delle buone prassi democratiche pare che la trattativa per il luogo sia stata portata a termine, ma che tutto si stia svolgendo all'insaputa delle componenti sociali, associative e politiche del quartiere, anzi che si siano presi accordi a livello personale con soggetti privati e fidati, in grado di garantire al pd l'egemonia ed il controllo sull'eventiuale nuovo Circolo...
In modo da determinarne un triste futuro, come del resto è accaduto alla casa del popolo, esclusivo club di 'biscazzieri', o all'arci dalla chiesa, 'blindata' e commissariata: 2 luoghi resi inutili ed ingombranti.

(Cliccando sul titolo del post si linka al post in cui è riportata la nostra proposta iniziale)


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