giovedì 8 luglio 2010

pedegoli..."IL TERRITORIO DELLE PANTEGANE GIGANTI"


... ho letto su enormi manifesti che il Comune ha investito 100milioni di euro per ripulire ed asfaltare la Città. Basterebbe passare per Via Ferreggiano, ad alta percorrenza, per verificare le condizioni disastrose del selciato... mentre Via Mottachiusura dove passano 12 auto quando c'è traffico, già liscia e piana, è stata asfaltata, prima ovviamente degli scavi per il gas (ma questo ormai rischia di sembrar un luogo comune).

E stamane sul Secoloxix si scriveva che una grande Operazione ecologica stava per partire e riguardava diversi Rii e Torrenti nelle Valli Genovesi.
Esclusi ovviamente Fereggiano, Finocchiara e Molinetto, che nonostante portino costantemente una notevole cubatura d'acqua e corrano in pieno abitato, non son degni di nota, pare.

A Pedegoli s'incrociano i tre torrenti e lì è stato abbattuto un vecchissimo edificio con le sue abbandonate fondamenta. Proprio lì sotto nell'oscurità degli anni, vivevano intere famiglie di Pantegane Giganti, ormai stanziali limitavano i danni agli stretti dintorni e alla cantina della Gabbri.
Il sisma provocato dalle Ruspe Comunali ne ha sconquassato l'habitat naturale, costringendo l'intera colonia semi shoccata a fuggire per ogni via percorribile. Cioè su per il fossato del Molinetto, lungo il Rio Finocchiara e percorrendo tutto il lugubre e buio fosso del Fereggiano "coperto" a esplorare un territorio essai più vasto.
Trovando immediatamente le Condizioni Ottimali, le più favorevoli, per istallarsi ed allegramente riprodursi, tra l'ammasso di rovi, rumenta e sbocchi abusivi che ne rende caratteristico il paesaggio.
Sarà un decennio che gli argini di questi torrenti sono lasciati al degrado, sia civile che naturale e la comparsa di parassiti come le zecche, i nugoli di zanzare, le biscie confuse e i ratti ingordi e impudenti è ormai stagionale, complice anche l'abbandono dei tratti "privati" prima coltivati e mantenuti puliti.
Ma quest'estate l'avvistamento di Pantegane particolarmente aggressive e grosse è già più frequente e diffuso, si avvicinano ai pochi pollai sopravvissuti ed alle cantine o ai parcheggi. E facilmente si impossesseranno del territorio.

Come era prevedibile: l'esperienza a Genova non manca, ad ogni scavo deve corrisponder una radicale derattizzazione, ricordo che alla Foce del Bisagno pochi anni fa si è rischiato il disastro ecologico...

La Provincia dovrebbe esser l'Ente responsabile dei Rii, ma la questione tocca anche la Salute Pubblica e l'Igiene Urbano, parrebbe.
Certo che se da parte dell'Amministrazione si desse credito, spazio e risorse a gruppi di Abitanti disposti a mantenesi pulite le proprie vicinanze ...
Se l'impegno del Comune fosse Programmare insieme ai Cittadini le iniziative e condividerne gli obbiettivi potrebbe allora chiederne ed ottenerne la collaborazione necessaria, da parte di chi in questo luogo dovrà passarci magari degli anni ancora almeno quanto da chi gli anni ce li ha già passati.

Dovremo abituarci ad incontrar nella penombra umida della sera qualche incurante esemplare di Pantegana Gigante, mi sa.

PS - recente (marxo) intervento poco tempestivo (forse in vista dell'estate) e poco impegnativo dell'Istituzione che ha provveduto a disseminare nella zona molti dispenser di veleno per topi: tubi di plastica nei quali il ratto s'intrufola e si prende la pasticca e poi muore.
Gli argini del Rio sono rimasti abbandonati all'incuria e alla rumenta, la fogna sbocca copiosa a giorni alterni sotto il ponticello medioevale e nell'insieme l'ambiente, s'io fossi ratto, mi parrebbe accogliente...

Nessun commento: