venerdì 30 luglio 2010
chi controlla i controllori?
mercoledì 28 luglio 2010
celtike & svastike
Intorno al 1975 alla scuola Fontanarossa esercitava l'insegnamento una giovane professoressa che molti dei suoi studenti ricordano con affetto e riconoscenza.
Pioniera d'un metodo che permetteva la partecipazione e la critica spesso promuoveva iniziative parallele allo studio, iniziative dedicate alla formazione civica delle giovani persone a lei affidate nelle ore scolastiche.
Qualcuno ricorda che grazie a lei l'Unità entrava a Scuola e veniva letto in classe con gli altri quotidiani, raro esempio di pluralismo all'epoca.
Altri tempi.
La Scuola Fontanarossa è ancora oggi situata di fronte alla Scuola Govi, si guardano in faccia.
Ma i tempi sono cambiati.
E i Dirigenti Scolastici anche.
Ed è così che pare possibile vedere sul Portone della Govi una svastica ed una celtica in bella mostra...
senza che al Direttore venga in mente di coprirle rapidamente con una mano di vernice.
Non si stupisca il pavido tapino se presto si troverà graffiti simili sulle pareti dell'ufficio e le impronte degli anfibi sulla scrivania...
potrà sempre chieder di ritirarsi in un ufficio un pò più imboscato... forse.
PS- dopo alcuni giorni ed alcune telefonate di genitori indignati si è provveduto a cancellare le dementi scritte
lunedì 26 luglio 2010
frenesia alimentare
Frenesia Alimentare.
Accade in alcune specie animali
può accadere anche ad alcune categorie umane
con alcune peculiarità proprie
il meccanismo che la fa scattare può essere una sorta di panico
però inconsapevole
non compreso razionalmente
anzi respinto con arroganza e sufficenza
ma i segnali dell'esterno, gli odori del disfacimento,
penetrano e provocano reazioni
così il corpo da luogo ad azioni incolvulse spontanee
solo apparentemente sotto controllo della mente
perchè ancora e sempre tutte automaticamente
indirizzate all'obbiettivo di soddisfare l'infinita ingordigia
aumenta esponenzialmente la voracità col sentore inconscio della fine
mentre la percezione drogata della realtà
fa calare l'attenzione che pare addirittura superflua
in contradizzione con ciò che sta accadendo intorno
e che ne sta determinando l'infausto futuro
Allora tale la contesa e la fretta d'appropriarsi del cibo
che non sentono i morsi altrui
nè importa se azzannano qualche loro simile.
Ed è tra i brandelli lacerati della loro carne
che passa la nostra possibilità di sopravvivenza.
giovedì 22 luglio 2010
luglio in quartiere...
Qualcosa sta cambiando.
Almeno nella grafica dei manifestini di quartiere.
Finalmente si distaccano almeno nella forma dall'istituzionale giallo con caratteri rigidi e timbrino del piccolo presidente, anzi non ne fanno menzione.
Davvero accattivante (in violetto e giallo,grafica semplice ben impostata) quello che pubblicizza un'iniziativa di passeggio e lettura che si è svolta sabato scorso lungo le antiche creuse della collina, sopra il Dria, verso l'Acquedotto e la Cappella dei Cacciatori di Luamà: un percorso ricco di scorci paesaggistici e di momenti di serena quiete, m'immagino poi nella sera stellata e fresca...
Un altro manifestino lo s'incontra nei pressi di Finocchiara e con uno stile asciutto e spartano informa che sabato questo, ci sarà sul pianetto di Finocchiara, dal Ponte settecentesco, una grande tavolata con spaghetti aglio e peperoncino, da aggiungere a tutto quel che i partecipanti vorranno condividere. Vino compreso.
Si prevedono alternative per i bambini presenti.
L'angolo in questione è degno d'un pittore paesaggista (in molti pare che nel dopoguerra frequentassero le piccole valli genovesi per dipingerne i tratti tipici) e seppur deturpato dallo svincolo di cemento e dai park che lo precedono rimane un'arroccato gruppo di casette che va rubando terra al monte con le strette fasce, scolpendo la collina come fosse una piramide, nella migliore tradizione Ligure.
Il Rio Finocchiara custodisce ancora alcune piccole testimonianze, nelle pietre e negli arredi sopravvissuti, del suo antico passato di lavoro e socialità, e una cena all'aperto tra gli abitanti del luogo è un'ottimo modo per conservalo in vita.
giovedì 8 luglio 2010
pedegoli..."IL TERRITORIO DELLE PANTEGANE GIGANTI"
... ho letto su enormi manifesti che il Comune ha investito 100milioni di euro per ripulire ed asfaltare la Città. Basterebbe passare per Via Ferreggiano, ad alta percorrenza, per verificare le condizioni disastrose del selciato... mentre Via Mottachiusura dove passano 12 auto quando c'è traffico, già liscia e piana, è stata asfaltata, prima ovviamente degli scavi per il gas (ma questo ormai rischia di sembrar un luogo comune).
martedì 6 luglio 2010
tra le tante storie raccolte qui intorno qualcuna "da fuori"...
... tra Prè e Gramsci, nello slargo del mercato scesa la scalinata a destra guardando il mare, si trovava il bar Anna, o un bar che la gente gli diceva dalla Anna, con il suo variopinto viavai. In molti spendevano monete straniere, Americani e Tedeschi i marittimi più ambiti ma se ne trovava come dir, d'ogni razza. Così ogni angolo era occupato da bancarelle precarie con su ogni ben di dio, almeno apparentemente, tutto lungo Via Prè, spesso con le ultime novità in audiocassetta e le autoradio più moderne. E le sigarette americane, quelle della Jugoslavia.
Non furono pochi gli stranieri, marittimi magari un pò alticci dopo i giri nei night-club, che pensarono di portarsi a casa, per pochi dollari, un esotico pennuto e che, dopo averlo regolarmente acquistato dai venditori oriundi, lo videro alzarsi in volo appena lasciato il circondario, per far ritorno nel volger di pochi minuti all'antico padrone, non prima d'aver beccato a sanguinare l'ignaro e incredulo nuovo proprietario, lasciandolo imprecare al vento di Caricamento.
Questo succedeva così tante volte nello stesso giorno che nei Caruggi s'iniziò a dire "come u pappagallo de Prè, che u vendan vinti volte au giurno me u lè sempre u mescimu", per dir di uno che racconta sempre la stessa scusa a tutti.
raccolto da: Berto, 68anni, nato in Via Madre di Dio.lunedì 5 luglio 2010
perchè Carrabile?
(nella prima foto la creuza di Mottachiusura che verrebbe distrutta e resa carrabile per arrivare in auto ; la seconda foto è la fine della scalinata Mottachiusura, tipica e a rischio d'abbandono)