La scorsa estate è stata contrassegnata dall'esodo delle Grandi Pantegane dal loro sito storico ed infrattato. Disturbate dalla mole di Lavori concentrata a Pedegoli iniziarono una diaspora che le avrebbe portate ad occupare le nicchie ecologiche più adatte alla loro riproduzione: tutto il Rio, abbandonato all'incuria e al deposito di rifiuti, e le case più vicine.
La presenza, giustificata ma non gradevole, di queste bestiole senza nemici naturali ha convinto l'Amministrazione ad una decisa opera di contrasto... così dopo un anno son stati piazzati dei dispenser di veleno atti a facilitare il suicidio dei grandi topi, qual'ora lo desiderassero.
Capita però che alcuni animali più "vicini" all'uomo, quali cani e gatti, vengano attratti dal profumo invitante delle pasticche assassine custodite nelle plastiche disseminate lungo le creuse nei pressi del Torrente, e che ne lecchino il contenitore dal quale un minimo di sostanze tossiche fuoriesce.
Il risultato è che diversi gatti sono stati avvelenati (con ovvia soddisfazione dei ratti locali) e ultimamente anche alcuni cani son stati intossicati, un paio di animali sino alla morte.
Pulire il Rio e i suoi argini sarebbe anche un dovere dell'Amministrazione oltre che l'unico reale deterrente all'insediarsi di ratti, zecche, zanzare e quant'altro, ma si sa che le priorità del nostro Municipcip sono ben altre... tipo le "strade di penetrazione" di cui il piccolo presidente s'è fatto paladino (....) o lo sbancamento di tonnellate di terra per far posto a costosi park privati, spesso poi invenduti.
Ma queste son altre storie, di cui parleremo, stiano sereni, presto.