venerdì 28 ottobre 2011

stadera


Si potrebbe immaginare una sorta di compensazione ideale tra l'aver ampliato l'area intorno a LargoMerlo considerando addirittura pedoni e bambini, e l'imminente apertura di un'ulteriore grande sala giochi d'azzardo in una zona densamente popolata, con le sue criticità sociali e già ricca di macchinette da gioco e di luoghi da scommesse.


Forse dare i permessi aiuta ad un controllo sul territorio di stampo poliziesco.
Visto che vengon rilasciati facilmente dalla Prefettura.
Può essere, dato che a livello sociale la politica ha già abdicato da tempo al compito di interpretare le esigenze e prospettare soluzioni.
Si limita a "filmare" la devianza per individuare e reprimere il deviante, ridurre a ordine pubblico evitando per bene ogni prevenzione: c'è un assessore deputato a ciò, pare.
Che infatti acquista telecamere a decine.

Cmq di certo è che ancora non hanno aperto luoghi di aggregazione, incontro, scambio, certo non hanno creato e favorito le condizioni perchè questo possa pian piano realizzarsi. Ne a Merlo, ne lungo la tortuosa e schizzofrenica Via che percorre la Valle del Fereggiano.
Certo è anche che il problema non è la salagiochi, ma l'assoluta mancanza di alternative, magari semplicemente per passare il tempo, se non per impiegarlo in socialità.
Ma perchè mai favorire altri modi di stare insieme, che sfuggono naturalmente ad un controllo ormai capillare sulle persone, sui cittadini? molto meglio l'alienazione garantita dai videopoker così come dalla solitudine della tv ...





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