...è scomparsa da Pedegloi la Gabina Telefonica, il telefono pubblico, l' antico "punto telefonico" per cui luoghi e locali venivan segnalati sulle mappe.
La sua presenza permetteva di comunicare con qualcuno solo con una moneta da 20 centesimi, bastava averci la monetina e comporre il numero, addirittura si ci poteva fer chiamare alla gabina...
Basterebbe pensare a quante cose sono necessarie per fare una telefonata da 20 cent, una volta scomparso il Telefono Pubblico, nell'Era della Comunicazione di massa, comunicazione apparentemente democratica e diffusa...
intanto è necessario possedere un cellulare ( che costa non poco), poi accedere tramite una "sim" che di nuovo costa diversi Euro ed è necessario essere maggiorenni, con i documenti in regola, e il Soggiorno se stranieri, dopodichè è indispensabile fare un operazione di accredito che ancora costa minimo altri 5 Euro. Solo dopo allora si può fare quella telefonata dal costo di 20 cent.
E con così tante e difficili condizioni poste, la soglia di accesso al Diritto di Comunicare si alza incredibilmente! Tanto da escludere diverse tipologie d'utenza, cioè le molte persone che non possono o non vogliono sottostare a questa serie di dictat pretesi dalla Azienda...
Ma non dovrebbero esser le Aziende a gestire la Vita Civica della Comunità, mi pare che la nostra Costituzione ne limiti l'arroganza e la prepotenza (come l'art.41, che presto modificheranno a "misura di mercato")
Allora forse devono essere gli Amministratori che la regolamentano a garantirne i diritti così come stabiliscono i doveri: il nostro diritto di comunicare ed il dovere dell'azienda di fornir un servizio primario.
Ma la telefonia è un potere forte e ricco, difficile contrastarlo, pare.
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