giovedì 9 dicembre 2010

in memoria del Bus 82

La viabilità a Quezzi verrà presto rivoluzionata!

Non solo per gli ampi spazi dedicati alla viabilità grazie alle coperture e agli slarghi ottenuti con abbattimenti vari, ma sopprattutto grazie alla prossima realizzazione dell "AscensoreDiMazzarello", che partendo dalle poste vecchie (non appena ci arriverà la nuova superstrada che pare a questo intimamente legata e dedicata) condurrà gli abitanti dritti-dritti sino ai palazzi edificati sotto l'ultima curva della strada (dove casualmente il Personaggio, ma nn solo lui, abita), ben prima di Piazza SantaMaria.
Arrivate lì le persone che invece abitano dalla Chiesa dovranno scarpinare per una ripida creusa per arrivare in Piazza, dove attualmente termina la sua corsa il bus 82, e poi proseguire per la propria casa.

Tutte le centinaia di utenti che scendono dal bus tra Largo Merlo e la chiesa dovranno invece arrangiarsi.
Oppure aspettare il piccolo bus navetta che, una decina di passeggeri alla volta, li porterà, ogni mezzora, su e giu per la tortuosa valle.
Già. Sarà così. Il perche nessuno lo dica apertamente è facile da capire. Hanno paura.

IL nostro bus82 verrà sicuramente abolito: il 47 arriverà dal park della vecchia posta e un piccolo Circolare è già stato preventivato.

Ma si pagherà addirittura un euro e cinquanta per far questo "viaggio".
M'immagino le decine di persone delle ore di punta pigiate nella scatoletta metallica su ruote, gli studenti al mattino, le signore con le borse della spesa. Perche tutti siamo costretti scendere a valle: la politica che "le valli sono un imbuto" (Margini dixit!) ha sceso tutto laggiù, dopo largo Merlo. Grazie!
Alla faccia del Governo del Territorio sembra che Amministrazione e Azienda (in sto caso l'amt) siano in sincronia solo quando si tratta di lavarsi le mani a vicenda e di ottimizzare l'utile, monetario e no, l'uno serve all'altro, ed entrambi al servizio di qualcosa al di sopra: spolpare l'osso fino a che si può!

Sta a noi impedirlo, per salvaguardare la nostra vita quotidiana, per avere prospettive di miglioramento, forse solo per non affondare nella periferia degradata e depressa che ci prospettano a noi che non abitiamo il centro, che non abbiamo da investire nella la parte "buona" del quartiere, lontani dai salotti delle Ville ristrutturate e dei marciapiedi lisci, dei ponti crollati trasformati in piste ciclabili che dal niente arrivano al nulla, dai più fichi supermarket e dal businnes di ferrovie, metro, stadi e mercati...

Sta a noi rifiutarci di pagargli il biglietto, almeno ribellarci al salato balzello improprio riscosso ed intascato da un privato. I bus sono già pagati: da Regione Comune, Stato, da noi tutti che lavoriamo, la mobilità è un diritto e un bene comune, non può essere più un negozio che ingrassa Amministratori Delegati e manager!
L' AMT dovrebbe essere di tutti, di tutti i lavoratori che la fanno funzionare davvero, di tutti i cittadini: una grande Compagnia Pubblica di Servizio, di cui tutti noi ne siamo proprietari.
Certo non avrebbe bisogno di dirigenti strapagati per parassitare.
Gli operai sanno far le cose, così come sanno farle funzionare!

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