giovedì 28 ottobre 2010

le tante facce dell'omertà


Quando anche solo che per far spostare una transenna in un cantiere pubblico sulla strada, e permettere così alle persone con l'ombrello di transitarvi, bisogna chiederlo come favore all'anziano che è nelle grazie dei potenti del luogo e che se ne fa gran vanto, manipolando (da vecchio marpione d.c.) voci e fatti per ottener consenso conto terzi, allora è palese che l'uguaglianza dei Cittadini di fronte all'Amministrazione è ormai un retaggio del passato...

Così è. Da anni. Solo che non lo vogliamo ammettere.

WI-FI


Cari (in tutti i sensi) immobiliari, che così tanto pesate sulle decisioni e sulle priorità della vita civile e politica di questa nostra rapallizzata città... perchè non pressate un pò l'Amministratore per estendere il servizio di Wi-Fi gratuito a tutto il territorio?
A Quezzi, ad esempio, i problemi legati alle comunicazioni incidono assai sulla qualità di vita che si prospetta ad un'eventuale famigliuola che volesse qui trasferisi e comprar casa...
addirittura i cellulari non hanno campo in certi luoghi, la tv si vede solo con la parabolica, per non parlare di internet: non esiste fibra ottica nè connessione veloce, solo il vecchio filo del telefono, e le chiavette sukkiasoldi risultano lentissime e funzionanti a singhiozzo.
Il Wi-Fi risolverebbe questi problemi.

Offrire abitazioni in una zona coperta dalla connessione gratuita dovrebbe riguardare anche l'interesse di procuratori accorti.
Quando se ne renderanno conto allora forse potremo "navigare" sereni, nonostante la scelta di vivere un pò fuori del centro, magari in collina.
Triste doversi appellare a qualche lobbi che conta, al concittadino importante, all'amico degli amici, ogni volta per ottener comprensione...
Le voci non si contano, si pesano. Pare.

sabato 23 ottobre 2010

sigh!...bastava poco

Il Consiglio Comunale che affrontò a suo tempo le riserve poste da alcuni abitanti di Via Mulinetto sulla totale asfaltatura della Creusa e sulla sostituzione (e scomparsa) degli storici, funzionali tombini di pietra terminava con la gentile Assessore Corda che assicurava il posizionamento di altre grate, adeguate alla pendenza e al flusso d'acqua piovana e garantiva il limitarsi dell'asfato all'adeguamento delle pendenze, sempre per il deflusso delle piogge, e solo nel primo tratto.

Evidentemente il municipioIII se ne fa "un baffo" delle indicazioni dell'Assessore, ed i propri lavori pubblici se li decide e gestisce come un gruppo di 'amici', perchè fatto sta che la mulattiera è stata completamente asfaltata, senza gli opportuni drenaggi e senza modificare, se non accentuandole, le pendenze, anzi rendendo un tratto difficile da percorrere a piedi se piove; così è stato per le griglie che rimangono quelle più adatte ai giardinetti che ad un fiume in piena come la creusa quando piove.

La sera della grande pioggia, verso le 21,30, la strada era impercorribile... l'acqua arrivava al ginocchio e la corrente trascinava pietre e rumenta, le griglie erano tappate dalle foglie e tutte le deviazioni "private"(scale, terrazzi, e varie) inondavano ulteriormente il corso della stretta Via.

I lavori effettuati sono serviti unicamente a rendere definitivamente carrabile una creusa pedonale, sacrificando lo storico selciato, gli arredi e la qualità del paesaggio, agli interessi di pochi, tra l'altro i soliti noti.

Ora questo risulta evidente. Ma non è una novità.


pericolo scampato, fino a quando?

L'evento metereologico di qualche giorno fa è stato sicuramente eccezionale, non è invece strano che i Rii Mulinetto e Finocchiara convoglino enormi e potenti masse d'acqua nel Fereggiano, costretto da argini cementificati e da coperture.

E proprio sovrastante Via Feregiano, nel breve tratto dove il fiume è ancora a vista, esiste un'ampia area scoscesa e franosa, miracolosamente salvata all'edificazione, sulla quale voraci avvoltoi della speculazione stanno ad oggi facendo voli interessati.

Antichi appetiti immobiliari si risveglianpo e gli attori interessati son di differente 'scuola': si va dalle Orsoline proprietarie dell'area, all'Amministrazione, che ne gestisce una parte e che ne decide alla fine il destino, con in mezzo tutte le figure più o meno marginali che in parte godrebbero di scampoli di 'businnes'.

Nel frattenpo nella notte poche ore dopo la temibile "piena" del torrente, un'enorme masso è franato trascinandosi dietro legni e detriti ed andando a "tappare" preciso-preciso l'alveo del fiume... pareva proprio un tappo.

Rapidamente, in giornata, l'ostacolo è stato rimossso, ma è stato chiaro a tutti che se la frana si anticipava solo di poche ore l'esondazione sarebbe stata assicurata ed avrebbe coinvolto Via Feregiano e parte di C.so Sardegna.

Rimane una situazione visibilmente incresciosa, la collina è in condizioni precarie e il timore è che come ultimamente accade il rimedio sia peggiore del male.


martedì 12 ottobre 2010

 .... http://notimaz.blog.kataweb.it/2008/11/30/rischio-idrogeologico-a-genova-una-storia-vera/

un anno fa

su un altro blog,

ovviamente inascoltato ......