lunedì 7 giugno 2010

"PedegoliGoldGrass": L'erba del vicino è sempre più buona

estate 2007 scogliera dei laghetti (spontanea?)

Giorni fa un volantino anonimo lamentava comportamenti a suo dire disdicevoli in atto nel quartiere, la natura vile dell'episodio già si commenta da se. Ma nell'accusare gli abitanti di usar i muretti a secco per coltivar "erbe aromatiche e medicinali" clandestine, si indicava forse forse come radicata una tradizione, davvero oramai pluridecennale, che vuole l'alveo, gli argini, la valle più interna dei nostri due Rii, Finocchiara e Molinetto, come territori vocati, adatti ed adattati, ad una buona riuscita di sporadiche ma tenaci piccole colture di Canapa, Cannabis Sativa.
Risalendo le piccole Valli di entrambi i nostri Rii, costeggiandoli lungo le fresche e quiete pozze d'acqua capita, ad un occhio competente, d'incontrar qua e la a tergo di passi e sentieri cancellati dall'erbaccia, simpatici cespugli formati da due o tre piantine impegnate in una crescita lenta e rigogliosa, favorita dal sole che cuoce le pietre a cui aderiscono immobili ramarri e aspidi, e dalla fresca umidità della notte.
Dando pure per scontato che contemporanei improvvisati coltivatori di marijuana si impegnino ancor oggi a seminare in luoghi così difficili da raggiungere e da controllare, una parte degli esemplari sparsi per la Valle sono forse generazioni di piante adattate e diventate autoctone e spontanee, figlie probabilmente dei primi tentativi di Coltura alternativa che si ricordano nei racconti degli anni settanta nel secolo scorso.
Coloro che allora avevano vent'anni o giù di lì, adesso ne avran una sessantina...
Così pare che grazie a loro, l'Erba a Quezzi ormai ci cresca spontanea.
...è forse bastato qualche impollinazione andata a buon fine e qualche "cima" lasciata a seccare che i piccoli semi caduti han continuato la loro natura, perdendo però molto dell'originale, invero. Alcune piante trovate la scorsa estate erano steli robusti con pochissime foglie e nessun germoglio, inoltre un piccolo moscerino bianco (lo stesso delle More) pare attacchi fatalmente le piante se cresciute all'aperto.
Stiano sereni i detrattori di questa umile e generosa pianta, può esser che presto nuovamente scompaia...

1 commento:

Anonimo ha detto...

oh oh ci siamo.... allora viva i muri a secco evviva le erbette aromatiche....LUNGA VITA AL BORGOMASTRO DI PEDEGOLI(ancora da eleggere)