martedì 5 giugno 2012

l'accesso alla via...e le barriere architettoniche


Ad oggi una barriera architettonica di 6 gradini di pietra impedisce l'accesso alla creusa del Molinetto, essendo interrotto il transito sul ponte transennato.
Da un pò non se ne sapeva granchè, tranne alcune leggende e voci messe in giro a confonder le acque dai soliti che ancora oggi fanno da referenti dicendo tutto e il contrario di tutto... forse però il vento sta cambiando e il potere della maldicenza affievolendosi..
Ad esempio ormai tutti han capito che nessuno ha posto vincoli sul ponte e il problema è quello della frequenza di piena, poco è valso raccontar che la sinistra aveva impedito di rifare il ponte.


Ma come dicevo cambia il vento, e le persone.
Sembra che le cose si muovano. 
Aver fatto leva sul pragmatismo e sulla la buona volontà delle persone istituzionalmente coinvolte è servito a far comprendere quanto alcune esigenze fondamentali e quotidiane debbano trovare risposte pratiche e immediate. 
Evidenziando come il metodo corretto di dialogo tra Cittadini e le Istituzioni porti reali risultati. Ben diversamente dalla collusione conseguente all'un pò omertoso rivolgersi all'amico potente, tipico di un recente passato.


Poi su come progettare il futuro più prossimo e su come realizzare interventi si potrà allora discuter con serenità e collaborare alla soluzione.
Così ora si costruirà, in tempi brevi, una passerella provvisoria, larga un metro e quaranta (pare) permetterà l'accesso ai motorini e ai piccoli trattori. 
Se la passerella poggerà sul primo o sul secondo magazzinetto (quello pericolante, che sarebbe logico abbattere) ancora non si sa. 


Questioni tecniche? Anche, ma non solo. 
Abbattere il pericolante prende con una fava più piccioni: si elimina un pericolo di crollo imminente, un edificio abusivo e posto direttamente nell'alveo del Rio, si recupera alla vista una fiancata del ponte e l'accesso a scale di pietra ai trogoli anch'essi scavati nella pietra, si dà luce alla via e, non ultimo, si permetterebbe alla passerella un ingresso "più dolce" nella via.
Qui dovrebbe trovare spazio la Politica. Nella decisione più opportuna rispetto ai costi e ai benefici, costi collettivi e benefici collettivi. Non dovrebbero essere dei tecnici, per quanto professionisti, a decidere la direzione dell'intervento, bensì fornire le soluzioni intelligenti e pratiche per portarlo a buon fine.